Per "carne rossa" si intende la carne di manzo, maiale, agnello e capra proveniente da animali domestici, inclusa quella contenuta negli alimenti trasformati e in gran parte degli hamburger di manzo. La categoria non include pollame, selvaggina o frattaglie (anche se non è noto l'impatto del consumo di frattaglie e selvaggina sul rischio di cancro). Sebbene mangiare molta carne rossa aumenti la probabilità di sviluppare il cancro al colon, essa apporta anche numerosi nutrienti. Di norma, si raccomanda di non mangiare più di circa 500 grammi di carne rossa a settimana (500 grammi di peso cotto, equivalenti a circa 700-750 grammi di peso crudo in funzione del taglio e della modalità di cottura).
Per "alimento trasformato a base di carne" si intende la carne conservata mediante affumicatura, stagionatura, salatura o l'aggiunta di conservanti chimici. La categoria include, ad esempio, prosciutto, pancetta, salame e salsicce come i wurstel. Poiché il consumo di carni trattate è correlato con l'insorgere del cancro all'intestino, anche in piccole quantità, e dal momento che i suoi benefici nutrizionali non sono superiori a quelli offerti dalla carne rossa, si raccomanda di evitarle il più possibile al fine di ridurre il rischio di cancro.